Si sono tuffati in:

venerdì 20 giugno 2014

Ramadan 2014...inch'Allah pochissimi giorni al via!



Nel nome di Allah Clemente e Misericordioso

As-salam alaykum Ummah di Mohammed, 
salla Allahu aleihi wa sallam! 

Prima di tutto mi scuso con voi se, andando al vecchio indirizzo di "Uniti per Allah", venite catapultati in un altro blog: NON E' IL MIO ed evidentemente qualcuno ha bisogno di questi giochini per incrementare le visite al proprio blog.
No problem: se può essere una forma di cortesia alhamduliLlah, non mi dispiace affatto  :)

Noi ripartiamo da qui, inch'Allah wa bi'dhniLlah e vedo con piacere che sapete già di trovarmi a questo nuovo indirizzo...grazie a tutti!

Inch'Allah il Santo Digiuno del mese di Ramadan è alle porte...
Inutile ribadire che non sarà un mese dedicato alla "dieta", bensì saremo impegnati a perfezionare il nostro carattere, a correggere la nostra pratica religiosa e sarà una scuola di preparazione per tutto l'anno che seguirà.
Infatti solo chi avrà capito il reale senso dell'essere MUSULMANI continuerà a provare ad eccellere religiosamente anche dopo la fine del mese di Ramadan.

Purtroppo viviamo in un'epoca non facile per i credenti: siamo ostaggiati su tutti i fronti ma nel nostro quotidiano, nel nostro piccolo non dobbiamo mai stancarci di fare da'waa, di mostrare la generosita' del nostro Creatore, sia lode a Lui l'Altissimo e la nobiltà d'animo del nostro beneamato Profeta Mohammed, pace e benedizioni su di lui.

Solo 8 o 9 giorni ci separano dalla luna nuova che determinerà l'inizio di Ramadan...

Chi ha paura della sete, chi ha paura della società, chi di sè stesso...ma alla fine tutti da Allah veniamo e ad Allah ritorneremo.
E' bene quindi ricordarci cosa LUI, l'Altissimo, ci ha detto proprio su questo santo digiuno che inch'Allah avremo la possibilità di rivivere anche quest'anno: 

Da Abu Hurayra (Allah si compiaccia di lui)
 Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse:
«Allah l’Altissimo ha detto:

“Ogni atto compiuto gli appartiene 
(al servo di Allah) 
tranne il digiuno, esso Mi appartiene ed Io 
ne dono la ricompensa”. 

Il digiuno è un ostacolo contro ogni corruzione, 
se qualcuno è a 
digiuno, che non insulti, che non urli e che non sia insolente. 
E se qualcuno lo ingiuria o cerca di combatterlo, 
che gli dica: 
“STO DIGIUNANDO” 
per due volte. 
Per Colui che tiene tra le Sue Mani 
l’anima di Muhammad, nel Giorno della Resurrezione l’odore della 
bocca del digiunatore sarà per Allah molto più profumato del 
muschio. 
D’altra parte, il digiunatore ha dua piaceri:
 il primo quando rompe il suo digiuno; il secondo quando incontra il suo 
Creatore» 
(Hadîth riferito da Ahmad, Muslim e Nisâ’i). 



Secondo la versione di Bukhâri a di Abû Dâwûd: 
«Il digiuno è un rifugio contro la corruzione. 
Se qualcuno tra di voi è a digiuno, 
che non insulti, che non sia insolente,
 anche se qualcuno cerca di 
combatterlo o di insultarlo, che gli dica: 
“SONO A DIGIUNO”, 
per due volte. 
Per Colui che tiene tra le Sue Mani l’anima di Muhammad, 
l’odore della bocca di un digiunatore è per Allah molto più 
profumato del muschio. 
Allah l’Altissimo dice:
 “Per la Mia Causa, egli rinuncia al suo cibo, alle bevande e al suo desiderio.
 Il digiuno è per Me e sono Io che ne dono la ricompensa. 
Un solo beneficio ne 
genererà altri dieci simili»


giovedì 19 giugno 2014

Il canneto



BISMILLAH...

A volte i problemi, le difficoltà ed i dispiaceri sembrano essere insormontabili.
Ti affidi a Dio...ti lasci andare e Gli chiedi la forza di proseguire nonostante tutto.
Poi accade che quella forza ti manca, o semplicemente sei stanco "di essere forte" e vorresti fuggire da tutto ma non puoi.


Ecco che i sogni aiutano a vivere...
E sogni una foresta di bambù, con canne altissime e fittissime.
E tu cammini in un viale, nascosto e protetto da questi arbusti che ti nascondono dal mondo...dai dolori...dai dispiaceri.
E ti senti protetto, ti senti "cullato" e provi un dolce senso di benessere in quel silenzio, in quella pace, camminando da solo in quel viale tra gli arbusti, nascosto dal resto del mondo e da tutte le angosce che ti sei lasciato alle spalle.

Poi pensi: e se questa pace non finisse più? Che bello, che gioia sarebbe!

Ma ecco che "il credente" che è in te fa capolino, ti scuote e ti riporta alla realtà!
Andiamo, tirati su e percorri quel viale fino in fondo, ritorna alla realtà ed affronta tutto con dignità e PAZIENZA!

Tutto ha una fine, a tutto c'è una soluzione e tutto è una "prova".

E' stato bello rifugiarsi tra questi alberi, è stato meraviglioso passeggiare protetti da tutto e da tutti, ma in fondo a quel viale c'è la vita che ci attende, con le sue prove, le sue difficoltà ma anche con le sue vittorie e con la consapevolezza che tutti prima o poi ad Allah faremo ritorno!

"INNA ALLA MA AS-SABIRIN/
IN VERITA' ALLAH E' CON I PAZIENTI" 
ci dice il Signore dei Mondi.

Ed ancora ci ricorda che 


"IN VERITA' PER OGNI DIFFICOLTA' 
C'E' UNA FACILITA'. 
SI', PER OGNI DIFFICOLTA' C'E' UNA FACILITA'." 
[Corano 94:5-6]

Armiamoci quindi di un sorriso, di pazienza e di tanta fiducia nella "ricompensa bella", perchè solo prostrandoci e toccando il suolo con la nostra fronte, ecco che ci eleveremo al di sopra di tutti i problemi fino a sovrastarli con la pace nel cuore.
Ed il ricordo di Allah, sia gloria a Lui l'Altissimo, sarà il nostro faro nei momenti più bui, alhamduliLlah 

La Terra, un bene prezioso




"CERCA, CON I BENI CHE ALLAH TI HA 

CONCESSO,LA DIMORA ULTIMA.

NON TRASCURARE I TUOI DOVERI IN 

QUESTO MONDO, 
SII BENEFICO COME ALLAH LO E' STATO CON TE

E NON CORROMPERE LA TERRA.

ALLAH NON AMA I CORRUTTORI."
{Corano 77:28}


....e che Dio ci perdoni tutti, ameen.

La Donna...il "Tutto"!



LA DONNA E' META' DEL 

GENERE UMANO, CHE PARTORISCE 

ED EDUCA L'ALTRA META'.

LA DONNA QUINDI E' 

"TUTTO"

 CIO' CHE MERITA AMORE E RIVERENZA. 

mercoledì 18 giugno 2014

Uhibbuka fiLlah (Ti voglio bene in Allah)



Anas ibn Malik 
(Allah l'Eccelso si compiaccia di lui) raccontò: 


"Ero seduto con il Profeta (pace e benedizioni su di lui) quando un uomo passò di là e disse: 

"O Profeta di Allah, io amo davvero il Tale (in modo fraterno)".
Quindi il Profeta (pace e benedizioni su di lui) gli chiese: "Gliel'hai detto?".
L'uomo rispose di no.
A quel punto il Profeta Mohammed (pace e benedizioni su di lui) gli ordinò:
"Alzati e vai a dirglielo."
Egli si alzò, andò dal Tale e gli disse: "Sai, ti giuro su Allah che, per amore di Allah, ti voglio bene" 
Ed il Tale gli rispose: "Possa amarti Colui per il quale tu mi ami!"
(Trasmesso dall'Imam Ahmad e da Abu Dawud ritenendolo hadith sahih.)


La gentilezza e la misericordia fanno parte del bagaglio di un credente, ma anche l'esternare i propri sentimenti è qualcosa che avvicina ad Allah l'Altissimo e che ci rende meritevoli del Suo immenso amore.

Dunque se ci viene detto "Uhibbuka fiLlah / Ti voglio bene per amore di Allah",  è bene rispondere: "Ahebbek Allah ulledhi ahbabtani fih / Possa amarti Colui per il quale tu mi ami."

Wa alhamduliLlah :)


martedì 17 giugno 2014

La misericordia nel dire:"Salla Allahu aleihi wa sallam"



BismiLlah...

Molto spesso ci sentite dire "salla Allahu aleihi wa sallam" (che si potrebbe tradurre con: "la pace e le benedizioni divine siano su di lui) dopo aver pronunciato il nome dell'Inviato di Dio, il Profeta Mohammed...<_<...salla Allahu aleihi wa sallam! ^_^
Di certo non sapete il perchè, così come non lo sanno molti musulmani stessi.
Nell'Islam c'è un'infinita misericordia da parte dell'Altissimo verso noi Suoi servi, che è tangibile ed immensa in gesti e frasi che potrebbero sembrare senza nessun valore, e invece...




Abu Talha Al Ansari -radiAllahu anhu- ha detto:

“Il Profeta, salla Allahu aleihi wa sallam, 
si svegliò un giorno allegro e raggiante. 
I suoi Compagni esclamarono:
 "O Profeta di Allah, oggi ti sei svegliato allegro e raggiante!" 
Egli rispose:
"Si! Un Messaggero di Allah, l’Eccelso e il Glorificato, 
è venuto da me e mi ha detto: 
-Se qualcuno della tua Ummah ti manda un 
saluto, Allah registrerà per lui dieci buone azioni, cancellerà dieci dei suoi peccati, 
e lo eleverà di dieci gradi in
 rango, ed Egli gli ritornerà il suo saluto con un saluto simile.-” 
[Ahmad Ibn Khathir lo considera un hadith autentico]

Conserve di pomodoro (passat e' pummarola fatta in casa)




Da quando papà mio è morto, non ho più rifatto le conserve di pomodori per l'inverno.
Non perchè non le sappia fare o perchè non ho voglia di farle, ma per il semplice fatto che era il NOSTRO rituale: a luglio si andava a scegliere "e' pummarol e San Marzano", il camion veniva a scaricare le tonnellate a casa (O_o)  e per i primi di agosto eravamo tutti giù in garage, in una sorta di catena di montaggio fantastica ed operativa..tutti ai tuoi comandi papà e guai se sgarravamo, ci menavi a suon di cucchiarelle giganti dopo averle immerse nei pomodori che bollivano, ahahah ^_^

Papà...ma possibile che mi manchi anche nelle "pummarole"? ♥

Grazie anche di questo papy: 
tutto ciò che oggi so fare è frutto dei tuoi insegnamenti, sei stato attento a non farci mancare niente ma soprattutto ci hai insegnato L'ARTE DI VIVERE...che penso sia la più difficile.
Ti amo tanto papà...mi manchi ma rivivi anche dal fruttivendolo, ahaha!! 
Bello papà mio!! (^_^) ♥ ♥

lunedì 16 giugno 2014

Tortino di pasta sfoglia ripieno


BismiLlah...

Penso che la pasta sfoglia sia la regina incondizionata nelle cucine di noi "frettolosamente sempre di corsa"!
Ma è anche un'ottima alleata per piatti veloci e c'è poco da starci dietro...ben vengano quindi torte salate e sformatini rapidi e saporiti, specialmente in vista del santo mese di Ramadan: digiuno, caldo e fuochi non collimano tanto O_o'

Ok donne, passiamo alla rapida (e squisitissima) azione e procuriamoci:


2 rotoli di pasta sfoglia 
1 peperone
2 cipolle
2 scatolette di tonno
2 spicchi d'aglio
2/3 pomodori
sale
pepe
spolverata di origano
olive nere denocciolate (se volete)
formaggio a pezzetti (groviera, asiago, fontal...)


PROCEDIMENTO:

Tritate le cipolle e mettetele a soffriggere con il peperone tagliato a striscette sottili in 3/4 cucchiai d'olio.
Aggiungeteci i pomodori tagliati a cubetti.
Quando tutto sarà ben cotto, aggiungete l'aglio, le spezie, il tonno ed un filo d'olio. Trasferite il tutto in un piatto per far raffreddare (e poter così lavorare meglio la pasta sfoglia).
Stendete il primo rotolo di pasta sfoglia in una teglia rivestita con la carta forno, versateci il tonno con peperoni e cipolle cotto in precedenza e infine il formaggio.
Chiudete con il secondo rotolo di pasta sfoglia sigillando i bordi con una forchetta: schiacciate bene in modo che non fuoriesca l'interno durante la cottura.
Spennellate con un tuorlo e fate dei taglietti leggeri sulla parte superiore della torta salata e infornate a 180° per 15/20 minuti.

E bon apètit ^_^

Il the nel deserto



PROVERBIO TUAREG SUL THE

"Il primo giro di thè è amaro come la morte,
 il secondo dolce come la vita 
ed il terzo soave come l’amore."



La cucina araba è "fiancheggiata" dal thè alla menta...una vera squisitezza che ha conquistato anche gli italiani.
Ma come si prepara il vero thè alla menta?

Essendo una bevanda offerta come "benvenuto" deve essere preparata con dovizia: le foglie di thè verde (volendo si aggiungono anche delle foglie di menta), si fan bollire tre volte per ottenere tè di concentrazione sempre minore (e poterne bere così a piacimento); al termine di ogni bollitura si aggiungono delle foglie di menta fresca e ben lavata e zucchero a piacere, che viene rimescolato travasando il thè da una teiera ad un’altra, per diverse volte e tenendo le due teiere notevolmente una più in basso dell’altra. 
Si riempiono i bicchieri e il contenuto di ogni bicchiere viene più volte travasato e assaggiato. 
Alla fine forma una abbondante schiuma.
La "schiuma" del thè è il suo punto di forza, un po' come la schiuma di un buon cappuccino!



E’ un rito che si ripete nelle pause sotto il sole cocente, nel primo pomeriggio 
e la sera sotto le stelle, dopo cena, fra la sabbia ed il vento. 

Ci vuole tempo, ma 
il tempo 
non manca mai nel deserto.

Il mio angolo di pace


As-salam alaykum wa rahmatuLlahi wa barakatuhu
(Che la pace, la Misericordia e le benedizioni di Allah swt siano su di voi) 

Un vero e proprio "angolo di pace".
Questo è il posto in cui mi proietto quando entro nel mio angolino per scrivere e condividere, con chiunque passi e legga, ciò che provo per il mio Signore, per la mia scelta religiosa e per la pace che l'Islam ha donato al mio cuore ed alla mia anima.


In questo blog sono la sola a scrivere...in quello precedente ho voluto dare spazio e fiducia a chi ha preferito altre strade, alhamduliLlah: Allah ricompensi ognuno di noi per ciò che dona ed anche per ciò trattiene :)
Per iniziare vi lascio l'ultimo autentico sermone dell'amato Profeta Mohammed, pace e benedizioni su di lui: il Profeta di Dio, sia gloria a Lui l,'Altissimo, che ha speso ben 23 della sua vita per me, per te che leggi...per l'umanità!
Ma quanto ingrato ed ignorante sa essere l'uomo, quando non ha Allah swt a guidarlo.


Amina Umm Samir 





L'ULTIMO SERMONE 

DEL PROFETA MOHAMMED, pace e benedizioni su di lui:

Pronunciato il Nono giorno del Mese del Pellegrinaggio del 10 dell'Egira, sul monte Arafat, nella valle di Uranah - febbraio 632 d.C.

"Sia lode a Dio: noi lo lodiamo, Gli chiediamo soccorso, imploriamo il suo perdono e andiamo a Lui; noi cerchiamo la sua protezione contro I vizi della nostra anima e contro le nostre cattive azioni. Chiunque guidato da Dio non si smarrisce, e chiunque è da Lui perso non può essere guidato da alcuno.
Vi prescrivo, o servitori di Dio, il timore di Dio e vi incito alla sua obbedienza. Cerco così di cominciare con ciò che è meglio.
O gente, ascoltatemi con attenzione, poichè non so se, dopo quest'anno, sarò ancora tra voi.
Quindi ascoltate le mie parole e memorizzatele affinchè possiate tramandarle a coloro che oggi non sono presenti.
O gente, così come considerate sacri questo mese, questo giorno e questa città, allo stesso modo considerate la vita e la proprietà di ognuno di voi. Restituite i beni che vi sono affidati ai legittimi proprietari e non nuocete ad alcuno, cosicchè nessuno possa nuocervi.
Ricordate che un giorno incontrerete il vostro Signore, e che Egli vi chiederà conto delle vostre azioni. Dio vi ha interdetto il prestito ad interesse e l'usura, perciò d'ora in avanti astenetevene…
Prestate attenzione a Satana, che minaccia la vostra religione. Egli ha perso tutte le speranze di poter essere adorato in questa terra, così , se non lo seguite nelle grandi cose, non seguitelo neppure nelle piccole.
O gente, come è vero che voi avete dei diritti sulle vostre donne, così esse hanno dei diritti su di voi. Tra i loro diritti vi è quello ad essere nutrite e vestite da voi con gentilezza. Vi raccomando le donne: trattatele bene e con tenerezza poichè sono le vostre compagne ed il vostro aiuto. E tra i vostri diritti vi è quello di esigere che esse non frequentino chi disapprovate, affinchè l'adulterio sia bandito per sempre.
O gente, ascoltatemi con sincerità di cuore. Adorate Dio che è unico, come unico è il vostro antenato. Eseguite la preghiera cinque volte al giorno, digiunate nel mese di Ramadhan e date delle vostre ricchezze in elemosina. Se potete, eseguite il Pellegrinaggio. In verità, I credenti sono fratelli e i beni di un fratello sono inviolabili, salvo col suo consenso.
Ricordate che siete tutti uguali. Il piu' degno di voi presso il Signore è colui che piu' lo teme. Nessun uomo è superiore all'altro se non per la pietà e le buone azioni.
Ricordate che un giorno sarete ricondotti a Dio e risponderete a Lui di ogni cosa. Perciò, state in guardia e non tornate, dopo la mia morte, alla miscredenza, gli uni colpendo gli altri. Dietro di me vi lascio il Corano e la Sunna del profeta affinchè non vi smarriate.
O gente, nessun profeta o apostolo di Dio verrà dopo di me, nè sorgerà alcuna nuova fede, perciò comprendete le parole che oggi vi indirizzo. Coloro che oggi le ascoltano, le trasmetteranno agli altri, e questi agli altri ancora: che gli ultimi possano comprendere queste parole meglio di voi che oggi le ascoltate.
O Dio, sii testimone del messaggio che oggi ho trasmesso al Tuo popolo.
E la pace scenda su di voi".

Che tempo fa?




NON SI DICE "CHE BRUTTO TEMPO OGGI!"
Con quale cognizione di causa "noi" possiamo stabilire quale sia il brutto o bel tempo?
Il sole serve a tutti, viventi e vegetali; l'acqua è vita ed il gelo serve alle piante per rigenerarsi ed agli anim
ali per ritemprarsi con il loro letargo...

Abu Hurayrah (radhia Allahu anhu) sentì il Profeta Mohammed, salla Allahu aleihi wa sallam, che disse:


"ALLAH HA DETTO:
I FIGLI DI ADAMO MALEDICONO IL TEMPO, 
MA IO SONO IL TEMPO, 
NELLA MIA MANO VI SONO LA NOTTE ED IL GIORNO".
[Lo hanno trasmesso Bukhary e Muslim]

Mi presento: sono l'ISLAM♥

Nel Nome di Allah Il Clemente e Misericordioso


Una volta l'Italia era un porto di attracco meraviglioso, dove il misto di culture e di etnìe si fondevano emanando un profumo di culture, cucine e linguaggi diversi. 


Oggi l'Italia è divenuta la culla dell'ignoranza, feconda madre di razzismo,cattiveria e pregiudizi.

In questo video potrete ascoltare qualcosa di cui 
probabilmente nessuno 
vi ha mai parlato...
e sicuramente difficilmente
lo faranno.




Insegnamenti sul Digiuno, Taraawiih e Zakaat - Imaam Muhammad bin Saalih Al-‘Uthaimiin


BismiLlahi Ar-Rahmani Ar-Rahim

As-salam alaykum wa rahmatuLlahi wa barakatuhu

AlhamduliLlah un altro mese di Ramadan sta per giungere
e noi tutti avremo la possibilità di viverlo con la consapevolezza
di guadagnare enormi ricompense, 
poter migliorare il nostro carattere e la nostra pratica religiosa
e in più dimostreremo a noi stessi ed al mondo intero
che il nostro unico scopo è quello di amare e compiacere 
il Signore dei Mondi.
PER I FRATELLI E LE SORELLE ITALIANI:
un fratello fiLlah ha tradotto questa magnifica "opera"
che tratta il Santo digiuno con i suoi benefici, divieti e permessi,
il tutto comprovato da Corano e Sunna autentica.
Mi rendo conto che è un testo lunghissimo, ma mash'Allah...c'è scritto tutto ciò che un credente deve sapere per poter 
vivere un sereno Ramadan senza dubbi
nè timori di sbagliare qualcosa!
Buona lettura e buon apprendimento inch'Allah:


Insegnamenti sul Digiuno, Taraawiih e Zakaat

Imaam Muhammad bin Saalih Al-‘Uthaimiin

Tradotto da Abu Maryam Isma’iil Alarcon

© Copyright Al-Ibaanah Book Publishing, USA
Published On-Line for Free Distribution
First Edition: November 2003

Nota: Questo documento è un libro pubblicato on-line su www.al-ibaanah.com. questo libro è stato formato e disegnato specificatamente per essere pubblicato gratuitamente su internet. Al-Ibaanah Book Publishing permette che questo documento, nella forma presente e senza alterazioni, possa essere distribuito, stampato, fotocopiati, riprodotto e/o distribuito con mezzi elettronici con lo scopo di propagare i suoi contenuti e non per guadagnare profitti, a meno che non venga fatta una richiesta agli editori e ricevere il permesso. Chiunque voglia riportare parti di questo documento deve dare merito all’editore. 

Riguardo il libro: Questa è una traduzione completa dell’opuscolo Fusuul fis-Siyaam wat-Taraawiih waz-Zakaat (Insegnamenti sul Digiuno, Taraawiih e Zakaat) scritto da Imaam Muhammad bin Saalih Al-‘Uthaimiin, che Allah abbia misericordia di lui. La fonte utilizzata per questa pubblicazione on-line è stato la versione del libro disponibile suwww.binothaimeen.org.
In questo opuscolo, Imaam Muhammad bin Saalih Al-‘Uthaimiin discute vari argomenti riguardo il Ramadaan, come il digiuno, la preghiera del Taraawiih e Zakaat-ul-Fitr. Egli include anche due paragrafi sul Zakaat e coloro che sono idonei a riceverlo, visto che è l’abitudine di molte persone di dare il Zakaat annuale durante il benedetto mese di Ramadaan.
L’autore presenta il materiale dividendolo in otto lezioni brevi, includendo le prove e le evidenze per gli argomenti. A volte, egli entra nei dettagli di alcune questioni e da l’opinione corretta degli studiosi a riguardo.
Speriamo che questo opuscolo possa beneficiare i Musulmani che parlano l’Italiano visto che siamo nel mese di Ramadaan in quest’anno.
Publicazione di Al-Ibaanah E-Books


Indice

Introduzione
Prima Lezione: Le Regole del Digiuno
Seconda Lezione: La Saggezza e i Benefici del Digiuno
Terza Lezione: Le Regole sulla Persona Malata e sul Viaggiatore
Quarta Lezione: Le Cose che Annullano il Digiuno
Quinta Lezione: Riguardo la Preghiera del Taraawiih
Sesta Lezione: Riguardo il Zakaat e i suoi Benefici
Settima Lezione: Coloro che sono Idonei a Ricevere il Zakaat
Ottava Lezione: Riguardo Zakaat-ul-Fitr


Introduzione

 Tutte le lodi appartengono ad Allah, noi Lo lodiamo, chiediamo il Suo aiuto e il Suo perdono. Cerchiamo rifugio in Allah dal male delle nostre anime e dal male delle nostre azioni e a Lui ci pentiamo. Chiunque Allah guida non c’è nessuno che possa sviarlo e chiunque Allah lascia nello smarrimento, non c’è nessuno che possa guidarlo. Testimonio che nessuno ha il diritto di essere adorato eccetto Allah, solo, senza alcun partner e che Muhammad è il Suo Servo e Messaggero, che la pace e la benedizione di Allah sia su di lui, sulla sua famiglia, sui suoi compagni e su coloro che li seguono nel bene fino al Giorno della Ricompensa.

In seguito:
In quest’occasione, visto il rapido approccio del mese di Ramadaan, vogliamo presentare ai nostri fratelli Musulmani i seguenti insegnamenti, chiedendo ad Allah di rendere questa opera sincera per l’amor Suo solo e in accordo con la Sua Legislazione Divina, oltre che un beneficio per la Sua creazione. In verità, Egli è il Più Generoso, Più Donatore.



Prima Lezione: Le Regole del Digiuno

Il digiuno durante il Ramadaan è un obbligo che è stato stabilito nel Libro di Allah, nella Sunnah del Suo Messaggero (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) e dall’accordo unanime dei Musulmani. Allah dice:

يَا أَيُّهَا الَّذِينَ آمَنُوا كُتِبَ عَلَيْكُمُ الصِّيَامُ كَمَا كُتِبَ عَلَى الَّذِينَ مِن قَبْلِكُمْ لَعَلَّكُمْ تَتَّقُونَ ﴿١٨٣﴾
“O voi che credete, vi è prescritto il digiuno come era stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto. Forse diverrete timorati (avere Taqwaa).”

أَيَّامًا مَّعْدُودَاتٍ ۚ فَمَن كَانَ مِنكُم مَّرِ‌يضًا أَوْ عَلَىٰ سَفَرٍ‌ فَعِدَّةٌ مِّنْ أَيَّامٍ أُخَرَ‌ ۚ وَعَلَى الَّذِينَ يُطِيقُونَهُ فِدْيَةٌ طَعَامُ مِسْكِينٍ ۖ فَمَن تَطَوَّعَ خَيْرً‌ا فَهُوَ خَيْرٌ‌ لَّهُ ۚ وَأَن تَصُومُوا خَيْرٌ‌ لَّكُمْ ۖ إِن كُنتُمْ تَعْلَمُونَ ﴿١٨٤﴾
“[digiunerete] per un determinato numero di giorni. Chi però è malato o è in viaggio, digiuni in seguito altrettanti giorni. Ma per coloro che sono in grado di digiunare [ma con difficoltà], loro [hanno la scelta di digiunare oppure] nutrire un povero. E se qualcuno dà di più, è un bene per lui. Ma è meglio per voi digiunare, se lo sapeste!

شَهْرُ‌ رَ‌مَضَانَ الَّذِي أُنزِلَ فِيهِ الْقُرْ‌آنُ هُدًى لِّلنَّاسِ وَبَيِّنَاتٍ مِّنَ الْهُدَىٰ وَالْفُرْ‌قَانِ ۚ فَمَن شَهِدَ مِنكُمُ الشَّهْرَ‌ فَلْيَصُمْهُ ۖ وَمَن كَانَ مَرِ‌يضًا أَوْ عَلَىٰ سَفَرٍ‌ فَعِدَّةٌ مِّنْ أَيَّامٍ أُخَرَ‌ ۗ يُرِ‌يدُ اللَّـهُ بِكُمُ الْيُسْرَ‌ وَلَا يُرِ‌يدُ بِكُمُ الْعُسْرَ‌ وَلِتُكْمِلُوا الْعِدَّةَ وَلِتُكَبِّرُ‌وا اللَّـهَ عَلَىٰ مَا هَدَاكُمْ وَلَعَلَّكُمْ تَشْكُرُ‌ونَ ﴿١٨٥﴾
É nel mese di Ramadân che abbiamo fatto scendere il Corano, guida per gli uomini e prova di retta direzione e distinzione. Chi di voi ne testimoni [l'inizio] digiuni. E chiunque è malato o in viaggio assolva [in seguito] altrettanti giorni. Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio, affinché completiate il numero dei giorni e proclamiate la grandezza di Allah (con Takbiir durante l’Eid) Che vi ha guidato. Forse sarete riconoscenti!” (Al-Baqara 2: 183-185)

Il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: “L’Islaam è costruito su cinque (pilastri): Testimoniare che non c’è divinità che merita di essere adorata tranne Allah e che Muhammad è il Suo Messaggero; effettuare la Preghiera; dare il Zakaat; fare il Pellegrinaggio (Hajj) alla Casa (di Allah) e Digiunare in Ramadaan.”
(Concordato – significa che concordano sia Bukhari che Muslim)

Nella narrazione che si trova in Sahiih Muslim viene riportato: “… Digiunare in Ramaddan e fare il Pellegrinaggio (Hajj) alla Casa.”
I Musulmani concordano unanimemente sull’obbligo del digiuno in Ramadaan. Chiunque, quindi, rifiuti l’obbligo di digiunare durante il Ramadaan, allora egli è un apostata, miscredente che deve chiedere il perdono. Così, se egli si pente ed è d’accordo sul suo obbligo, egli deve essere perdonato, altrimenti, egli deve essere giustiziato come miscredente.

Il digiuno in Ramadaan è stato reso come obbligo il secondo anno dopo l’Hijrah (migrazione da Mecca a Medina). Così, in tutto, il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) digiunò nove Ramadaan.

Il digiuno è un obbligo per ogni Musulmano che è sano e adulto (che ha raggiunto l’età della pubertà). Il digiuno, quindi, non è un obbligo per il miscredente e non gli sarà accettato finché non accetta l’Islaam. Non è obbligatorio nemmeno per il giovane che non ha raggiunto l’età della pubertà.
Il ragazzo raggiunge l’età della pubertà quando ha quindici anni o con l’uscita dei peli pubici o quando escono i fluidi sessuali durante il sonno o altrove.
La ragazza raggiunge l’età della pubertà con la prima menstruazione.
Quindi, quando capita una di queste cose ad un giovane, lui/lei ha raggiunto l’età della pubertà (ed è obbligato a digiunare).

Tuttavia, i bambini (cioè quelli che non hanno raggiunto l’età della pubertà) devono essere ordinati a digiunare se sono in grado di farlo e se non vengono danneggiati, cosicché, possono crescere abituati ed attaccati ad esso.

Inoltre, non è obbligatorio il digiuno per uno che ha perso la sua sanità perché è impazzito o a causa di un’operazione al cervello e così via. Basandoci su questo, se un adulto è in delirio e non è in grado di distinguere le cose da solo, non è obbligato a digiunare e di nutrire persone bisognose (come ricompensa).



Seconda Lezione: La Saggezza e i Benefici del Digiuno

Uno dei nomi di Allah è Al-Hakiim (il Più Saggio). Questo nome è dato a chi è caratterizzato dell’attributo della Saggezza. Saggezza significa: Trattare le questioni con accuratezza, precisione e metterle al proprio posto. Questo nome necessita che ogni cosa che Allah ha creato e legiferato è dovuta ad una profonda saggezza – chi è a conoscenza di questo lo sa e chi non lo è, non lo sa.
Il digiuno, che Allah ha prescritto e reso obbligo sui Suoi servi, ha enormi aspetti di saggezza e molti benefici.
Dalla saggezza dietro digiuno è che: è un atto di culto fatto per Allah, in cui il 'abd (servo) si avvicina al suo Signore abbandonando le cose che ama e desidera, come il cibo, le bevande e i rapporti sessuali. Questo viene fatto al fine di raggiungere il piacere del suo Signore e il successo nell’altra vita. Facendo così, egli dimostra esternamente che ha scelto quello che il suo Signore ama su quello che egli ama, così come la vita nell’aldilà su questa vita.
Dalla saggezza dietro al digiuno è che esso è un mezzo per ottenere il Taqwaa, come Allah dice:
يَا أَيُّهَا الَّذِينَ آمَنُوا كُتِبَ عَلَيْكُمُ الصِّيَامُ كَمَا كُتِبَ عَلَى الَّذِينَ مِن قَبْلِكُمْ لَعَلَّكُمْ تَتَّقُونَ ﴿١٨٣﴾
“O voi che credete, vi è prescritto il digiuno come era stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto. Forse diverrete timorati (avere Taqwaa).”

Così, una persona che digiuna è ordinato ad avere Taqwaa di Allah, che significa obbedire ai Suoi ordini ed evitare le Sue proibizioni. Questo è l’obiettivo più grande dietro al digiuno. L’obiettivo dietro al digiuno non è quello di torturare una persona facendogli abbandonare il cibo, le bevande e i rapporti sessuali.

Il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: “Chi non abbandona il discorso falso, l’agire su esso (falsità) e l’ignoranza, allora Allah non ha bisogno che egli abbandoni il suo cibo e le sue bevande.” (Riportato da Bukhari)
Il discorso falso si riferisce ad ogni tipo di discorso che è stato proibito come le bugie, i pettegoli e le calunnie, così come altri atti proibiti. Agire sulla falsità si riferisce all’esecuzione di qualsiasi atto che è stato proibito come la trasgressione contro le persone, il tradimento, la truffa, la violenza sulle persone, prelevare soldi ingiustamente e così via. Rientra in questo anche l’ascolto di quello che è stato proibito come le canzoni e gli strumenti musicali. Per ignoranza si riferisce alla follia e questo significa non usare la guida religiosa nei discorsi e nelle opere.

Così, quando una persona che digiuna si attiene ai requisiti di questo versetto e hadiith, il digiuno diventa un mezzo per coltivare la sua anima, correggere il suo carattere e rettificare i suoi modi di fare. Egli non uscirà dal mese di Ramadaan se non avendo scoperto che la sua anima, il suo carattere e i suoi modi di fare, sono stati influenzati positivamente.
E, dalla saggezza dietro al digiuno, è che una persona ricca realizzerà la grandezza della benedizione di Allah su di lui, ovvero che Allah gli ha facilitato l’ottenimento di quello che desidera in cibi, bevande, rapporti sessuali e quelle cose che Allah ha permesso nella religione. Quindi, a causa di questo, egli diventa grato al suo Signore per queste benedizioni e si ricorda del suo fratello bisognoso che non è in grado di avere queste cose. Questo farà sì che lui sia generoso con lui, dandogli carità e mostrandogli gentilezza.


Dalla saggezza dietro il digiuno è che esso ti allena a frenare e sottoporre la sua anima,
in modo tale da essere in grado di condurla verso ciò che è buono per lui e che lo farà prosperare in questo mondo e nell’aldilà. Egli si allontanerà dal diventare una persona animalesca che non può controllare e trattenere se stesso dal soddisfacimento delle sue passioni e desideri.

Dalla saggezza dietro digiuno sono i benefici per la salute che vengono come conseguenza dell’assunzione di poco cibo, permettendo così al sistema digestivo di riposare per un determinato tempo, e, permettere ai rifiuti in eccesso e agli escrementi che sono dannosi per il corpo di essere scaricati.



Terza Lezione: Le Regole sulla Persona Malata e sul Viaggiatore

Allah l’Altissimo ha detto:
وَمَن كَانَ مَرِ‌يضًا أَوْ عَلَىٰ سَفَرٍ‌ فَعِدَّةٌ مِّنْ أَيَّامٍ أُخَرَ‌ ۗ يُرِ‌يدُ اللَّـهُ بِكُمُ الْيُسْرَ‌ وَلَا يُرِ‌يدُ بِكُمُ الْعُسْرَ‌
E chiunque è malato o in viaggio assolva [in seguito] altrettanti giorni. Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio… (Al-Baqara 2: 185)

Una persona malata può essere di due tipi:
Il primo: Chi ha una malattia cronica e non vi è alcuna aspettativa che sia guarito (a breve termine), come il cancro per esempio, questa persona non è tenuta a digiunare. Questo perché non ha una condizione in cui si prevede che sarà in grado di farlo (il digiuno). Tuttavia, per ogni giorno perso, egli deve nutrire una persona bisognosa. Questo potrebbe farlo radunando la stessa quantità di persone bisognose quanto i giorni persi e nutrirli tutti in una volta sola come Anas bin Malik (radiAllaahu ‘anhu) fece quando era vecchio, oppure dividendo il cibo per le persone bisognose in base ai giorni persi, dando ad ogni persona bisognosa un quarto di saa’ profetica, vale a dire circa mezzo kilo e 10 grammi di buon grano. È meglio se uno serve carne o grasso insieme ad essa, al fine di completare il pasto. Lo stesso vale per una persona anziana che non è in grado di digiunare, in quanto egli dovrebbe alimentare una persona bisognosa per ogni giorno perso.
Il secondo: Chi ha una malattia temporanea dalla quale si riprenderà, come la febbre e ciò che è simile a questo. Questo tipo di malattia ha tre scenari:
  1. Il digiuno non gli peserà e non lo danneggerà. Tale persona malata è obbligata a digiunare siccome non ha una scusa per abbandonarlo.
  2. Il digiuno sarà difficile per lui ma non gli causerà alcun danno. In questa situazione è detestato che lui digiuni perché si sta astenendo dalla concessione di Allah (rukhsan), e allo stesso tempo sta caricando se stesso.
  3. Il digiuno lo danneggerà. In questa situazione, gli è proibito digiunare a causa del danno che può infliggere a se stesso. Allah dice:
وَلَا تَقْتُلُوا أَنفُسَكُمْ ۚ إِنَّ اللَّـهَ كَانَ بِكُمْ رَ‌حِيمًا ﴿٢٩﴾
“… non uccidetevi da voi stessi. Allah è misericordioso verso di voi.” (An-Nisa 4: 29)

Egli dice:

وَلَا تُلْقُوا بِأَيْدِيكُمْ إِلَى التَّهْلُكَةِ
“… non gettatevi da soli nella perdizione…” (Al-Baqara 2: 195)

In un hadiith, il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: “Non ci deve essere alcun danno (agli altri) e nessun danno (a se stessi).” (Riportato da Ibn Majah e Al-Haakim. An-Nawawii ha detto: ‘Le sue catene di narrazione rafforzano l’un l’altra.’)

Uno potrebbe verificare se il digiuno sarà dannoso alla persona malata (1) quando quella persona lo sente che è dannoso per lui oppure (2) quando viene informato da un medico affidabile. Quando una persona che rientra in questa categoria di malattia rompe il digiuno, egli deve recuperare il numero di giorni perduti quando si riprenderà. Ma, se egli muore prima della guarigione, allora il recupero dei giorni persi non è più vincolante per lui, siccome egli è obbligato a digiunare i giorni persi in altri giorni (quando è guarito) i quali non è stato in grado di raggiungerli.


Il viaggiatore è di due tipi:
Il primo: Chi intende viaggiare per imbrogliare e scampare dal digiuno. Non è permissibile per questa persona rompere il digiuno siccome scampare dagli obblighi di Allah non rimuove questi obblighi da lui.
Il secondo: Chi non intende quanto detto sopra quando viaggia. Questa persona può rientrare in tre situazioni:
  1. Il digiuno è estremamente difficile per lui. In questo caso, è proibito il digiuno per lui siccome una volta il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) stava digiunando quando andò in spedizione per la conquista della Mecca, poi, giunsero notizie sulla difficoltà che stavano provando le persone e della loro attesa su quello che egli avrebbe fatto. Così egli (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) chiese una tazza d’acqua dopo ‘Asr e bevette mentre gli uomini lo guardavano. Poi dissero a lui: “Alcune persone stanno digiunando ancora.” Egli (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) disse: “Questi sono i disobbedienti. Questi sono i disobbedienti.” (Riportato da Muslim)
  2. Il digiuno è difficile per lui, ma non è duro. In questo caso è detestato (makruuh) che egli digiuni poiché si sta astenendo da una concessione di Allah mentre sforza se stesso.
  3. Il digiuno non è difficile per lui. In questo caso egli può fare quello che è più facile per lui, che sia la scelta di digiunare o di non digiunare.  Questo basandoci sulla dichiarazione di Allah:
ۗ يُرِ‌يدُ اللَّـهُ بِكُمُ الْيُسْرَ‌ وَلَا يُرِ‌يدُ بِكُمُ الْعُسْرَ‌
“Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio…” (Al-Baqara 2: 185)
La parola “vuole” prende il significato di amare (cioè Egli ama la facilità per voi). Se non vi è differenza tra il digiunare e non digiunare, allora è preferibile digiunare, perché è quello che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) fece in base a quello che è stato riportato in Sahiih Muslim da Abu-Dardaa (radiAllahu anhu): “Andammo (in viaggio) con il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) durante il Ramadaan sotto condizioni di caldo intenso al punto tale che ognuno di noi metteva le mani sopra la testa (per coprirla) a causa del forte caldo (del sole). Nessuno di noi digiunò, tranne il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) e ‘Abdullah bin Rawaaha.”

Il viaggiatore si considera tale dal momento in cui egli lascia il suo paese fino al momento in cui ritorna. Se egli prende la residenza nel paese in cui viaggia per un certo periodo di tempo, egli viene considerato come viaggiatore finché ha l’intenzione di non stare lì dopo aver raggiunto l’obiettivo per cui ha viaggiato. Così egli ha diritto a tutti i permessi del viaggiatore, anche se la lunghezza della sua residenza si estende per un lungo tempo. Questo perché il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) non ha menzionato qualche limite di tempo che definisce il termine di una viaggio. E, il fondamenta per quanto riguarda questa questione è che uno rimane nello stato di viaggiatore e soggetto alle sue regole fin quando non arriva una prova che il viaggio sia finito e che le sue regole non sono più applicabili.
Non c'è differenza nel rompere il digiuno mentre si fa un viaggio vincolato al tempo, come il Hajj (Pellegrinaggio), 'Umrah, visitare un parente, viaggio d'affari, e così via rispetto al viaggio continuo, come ad esempio i viaggi effettuati dagli autisti di auto di servizio come il taxi o altre forme di trasporto più grandi (cioè pullman). Quando questi autisti escono dai loro paesi, tutti entrano sotto le regole del viaggiatore ed è lecito per loro fare tutte le cose che gli altri viaggiatori sono autorizzati a fare, come non digiunare durante il Ramadan, accorciare le quattro rak'ah della preghiera in due rak'ah, combinare le preghiere di Dhuhr e 'Asr e Maghrib e Isha', quando vi è la necessità di farlo.
Astenersi dal digiuno è meglio per loro che digiunare, se questo è più facile per loro. Loro possono recuperare le giornate perse durante l'inverno. Questo perché questi autisti d’auto di servizio hanno i loro paesi ai quali dicono di appartenere. Così, quando sono nel loro paese, sono considerati residenti e tutto quello che si applica a favore o contro tutti gli altri residenti si applica anche a favore o contro di loro. Quando viaggiano, invece, sono considerati viaggiatori e tutto ciò che si applica a favore o contro i viaggiatori si applica anche a favore o contro di loro.



Quarta Lezione: Le Cose che Annullano il Digiuno

Le cose che annullano il digiuno sono sette:
  1. I rapporti sessuali: Questo avviene quando il pene entra nella vagina. Quindi, quando una persona che sta digiunando ha rapporti sessuali, il suo digiuno si rompe. Inoltre, se questo rapporto sessuale avviene durante il giorno di Ramadaan, quando il digiuno è obbligatorio, egli deve fare l’espiazione obbligatoria per la viltà del suo gesto, ovvero, liberare uno schiavo. Se egli non è in grado di farlo, allora deve digiunare per due mesi consecutivi (dopo il Ramadaan). Se non è in grado di farlo, deve nutrire sessanta persone bisognose. Tuttavia, se una persona non è obbligata a digiunare, come il viaggiatore, e ha rapporti con la moglie mentre sta digiunando, deve recuperare solo il giorno perso e non deve eseguire questa espiazione.
  2. Quando fuoriesce il fluido sessuale a causa delle carezze, baci, abbracci e così via. Ma, se uno bacia la moglie e non esce nessun fluido sessuale, allora nulla è vincolante su di lui.
  3. Mangiare e Bere: Questo avviene quando il cibo o la bevanda si trasporta all’interno del corpo attraverso la bocca o il naso[1] a seconda di ciò che viene bevuto o mangiato. Non è ammissibile per una persona che digiuna di inalare il fumo dell'incenso (Bukhuur – le stecchette che bruciano lasciando un profumo) in modo tale che possa entrare al suo interno, siccome il fumo è una sostanza. Ma, per quanto riguarda l’annusare di piacevoli fragranze e profumi, non c'è nulla di male (peccato) in questo.
  4. Qualunque cosa abbia la stessa funzione come il mangiare o bere, come le iniezioni nutritive, che servono come supplementi di cibo e bevande. Per quanto riguarda le iniezioni che non alimentari o nutritive, queste non causano la rottura del digiuno, indipendentemente dal fatto se sono iniettate attraverso le vene o muscoli.
  5. Emissione di sangue a causa del Hijaamah (Coppettazione): In accordo con l’analogia, tutte le forme di emissione di sangue fatte intenzionalmente, incidono sul corpo come l’Hijaamah, sono soggette a questa regola. Per quanto riguarda l'emissione di una piccola quantità di sangue quando si fa una visita medica, e così via, questo non rompe il digiuno in quanto non influisce sull’indebolimento del corpo, come è il caso dell’Hijaamah.
  6. Vomitare intenzionalmente: Questo significa espellere il cibo e le bevande che sono nello stomaco.
  7. L’emissione di sangue delle menstruazioni e il sanguinamento post-parto.

Una persona a digiuno non rompe il suo digiuno con uno dei suddetti casi finché non soddisfa tre condizioni:
  1. Egli deve essere consapevole di queste regole e il tempo in cui si applicano.
  2. Egli deve ricordarsi (cioè non è responsabile per la dimenticatezza).
  3. Egli deve farlo intenzionalmente e con desiderio.
Quindi, se una persona fa l’Hijaamah e non pensa che l’Hijaamah rompe il suo digiuno, allora il suo digiuno è ancora valido siccome egli non era consapevole delle regole a riguardo. Allah dice:

وَلَيْسَ عَلَيْكُمْ جُنَاحٌ فِيمَا أَخْطَأْتُم بِهِ وَلَـٰكِن مَّا تَعَمَّدَتْ قُلُوبُكُمْ ۚ
“Non ci sarà colpa per voi per ciò che fate inavvertitamente” (Al-Ahzab 33: 5)

Egli dice:

رَ‌بَّنَا لَا تُؤَاخِذْنَا إِن نَّسِينَا أَوْ أَخْطَأْنَا ۚ
“Signore, non ci punire per le nostre dimenticanze e i nostri sbagli.” (Al-BAqara 2: 286)

Inoltre, è stato riportato nelle Due Collezioni di Hadiith che ‘Adii bin Haatim (radiAllahu anhu) mise un filo nero e uno bianco sotto il suo cuscino cosicché quando uno si distinguesse dall’altro egli avrebbe interrotto il nutrimento, pensando che si intendesse questo con la dichiarazione di Allah:

وَاشْرَ‌بُوا حَتَّىٰ يَتَبَيَّنَ لَكُمُ الْخَيْطُ الْأَبْيَضُ مِنَ الْخَيْطِ الْأَسْوَدِ مِنَ الْفَجْرِ‌ ۖ ثُمَّ أَتِمُّوا الصِّيَامَ إِلَى اللَّيْلِ ۚ
“Mangiate e bevete finché, all'alba, possiate distinguere il filo bianco dal filo nero; quindi digiunate fino a sera.” (Al-Baqara 2: 187)

Quando il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) fu informato di questo, disse: “Questo si riferisce solo al bianco della luce diurna e al nero della notte.” Egli non gli ordinò di ripetere il suo digiuno.
Se uno mangia pensando che il Fajr non sia ancora venuto o che il sole sia tramontato, ma poi il contrario di quello che pensava diventa chiaro a lui, il suo digiuno è ancora valido in quanto non era a conoscenza del tempo. È stato registrato in Sahih al-Bukhari che Asmaa bin Abi Bakr (radiAllaahu anha) ha detto: “Durante il tempo del Profeta, interrompemmo una volta il nostro digiuno in un giorno di nebbia, poi il sole apparve a noi (cioè non era ancora tramontato).” Quindi, se il recupero del digiuno fosse obbligatorio, il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) lo avrebbe chiarito a noi, dal momento che Allah ha perfezionato la religione per mezzo di lui. Se il Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam) l’avesse chiarito, i compagni lo avrebbero trasmesso siccome Allah li affidò la salvaguardia della religione. Quindi, dal momento che i compagni non hanno tramesso nulla su questo, sappiamo che non è obbligatorio. Inoltre, ci sono molte ragioni che richiedono la trasmissione di questa conoscenza a causa della sua importanza, quindi non è possibile che sia stata dimenticata.

Se uno si dimentica durante il digiuno, non deve rompere il suo digiuno. Questo in base alla dichiarazione del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam): “Chi si dimentica durante il digiuno e mangia o beve, egli deve continuare a completare il suo digiuno, in verità è Allah che l’ha nutrito e gli ha dato da bere.” (Concordato)

Se uno è costretto a mangiare, oppure se sciacqua la sua bocca ed entra un po’ d’acqua nello stomaco oppure alcune gocce d’acqua vanno negli occhi e poi all’interno del corpo, oppure ha un sogno bagnato e fuoriesce lo sperma, in tutti questi casi il digiuno è ancora valido in quanto non l’ha fatto intenzionalmente o volendolo.

Una persona che digiuna non rompe il digiuno se usa il siwaak. Piuttosto, è Sunnah per lui e per gli altri di usarlo in qualsiasi tempo – a inizio o fine giornata. Inoltre, è permissibile per la persona che digiuna di fare tutto ciò che potrebbe alleviare la gravità del caldo e della sete per lui, come lo strofinamento con acqua fredda e così via. Il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) versava acqua sulla testa durante il digiuno a causa della sete. Ibn ‘Umar (radyAllaahu anhu) usava un pano bagnato e se lo metteva sul corpo durante il digiuno. Questa è dalla facilità che Allah ha destinato a noi. E, ad Allah appartiene la lode e la gratitudine per le benedizioni e la facilità che Egli concede.



Quinta Lezione: Riguardo la Preghiera del Taraawiih

Taraaweeh si riferisce alla preghiera notturna in congregazione durante il mese di Ramadan. Il tempo di questa preghiera inizia dopo la preghiera di ‘Ishaa fino all’inizio del Fajr. Il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ci ha incoraggiato ad effettuare la preghiera della notte durante il Ramadan dicendo: “Chiunque effettua la Preghiera di notte in Ramadan con fede e cercando nel contempo di essere ricompensato, i suoi peccati passati saranno perdonati.”

In Sahih al-Bukhari, ‘Aisha (radyAllahu anhaa) ha riferito che: “Una notte, il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) effettuò la preghiera della notte in Masjid e guidò la gente nella preghiera. Poi pregò la notte successiva e le persone aumentarono. Poi le persone si radunarono la terza o quarta notte ma lui (sallAllahu‘alayhi wa sallam) non andò da loro. Il mattino seguente egli disse: ‘Ho visto quello che voi avete fatto (ieri sera) e nulla mi impedì uscire fuori da voi, tranne il timore che sarebbe stato reso obbligatorio su di voi.’” Questo successe durante il Ramadaan.
La Sunnah è di limitare la Preghiera Notturna a undici rak’aat, facendo Tasliim dopo ogni due rak’aah. Questo perché quando chiesere ad ‘Aaishah (radiAllahu anha) riguardo la preghiera del Profeta durante il Ramadaan ella rispose: “Egli (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) non eccedeva oltre gli undici rak’aah sia durante che fuori il Ramadaan.”(Concordato)
In Muwatta, Muhammad bin Yuusuf, che è affidabile e fidato, ha riportato da Saa’ib bin Yaziid (radiAllahu anhu) che era un Compagno, che ‘Umar (radiAllahu anhu) ordinò a Ubay bin Ka’ab e Tamiim Ad-Daarii di guidare le persone nella preghiera facendo undici rak’aah.
Se uno sceglie di eccedere il numero di undici rak’aah, non vi è danno in questo perché quando chiesero una volta al Profeta (sallAllahu‘alayhi wa sallam) riguardo la Preghiera Notturna, egli rispose: “Essa è due a due (rak’aah). Poi, se uno teme che arriverà l’alba, deve pregare un rak’aah, così essa sarebbe il witr (numero dispari).”(Trasmesso nelle due collezioni di Sahiih)
Tuttavia, preservare e aderire al numero che è stato riportato nella Sunnah, eseguendola lentamente ed allungandola, in modo tale da non caricare le persone, è meglio e più completo.

Per quanto riguarda quello che fanno alcune persone come correre durante la preghiera in modo esagerato, allora questo è in contrasto con quanto prescritto nella religione. Se questo modo di pregare lo induce a lasciare fuori uno dei requisiti o pilastri della preghiera, egli ha invalidato la sua preghiera.[2]
Molti degli Imam che conducono la preghiera non si prendono il loro tempo nella Preghiera di Taraawiih, e questo è un errore da parte loro. Questo in quanto l'Imam non sta guidando solo se stesso nella preghiera, piuttosto, egli sta guidando se stesso e gli altri. Così egli è come un leader – è necessario che egli faccia ciò che è più utile e appropriato. Gli studiosi hanno menzionato che è detestato che l'Imam corri durante la preghiera al punto tale che coloro che lo seguono nella preghiera non possono fare nemmeno gli atti che sono obbligati di fare.

Le persone dovrebbero perseverare durante la Preghiera di Taraawiih e non far sì che vada sprecata passando da Masjid (Moschea) a Masjid, in quanto chi esegue la Preghiera Notturna con l’Imaam  finché egli finisce, viene scritto che egli ha pregato tutta la notte anche se va a dormire dopo la fine della preghiera.

Non c'è nulla di male nelle donne che frequentano la preghiera di Taraawiih se non temono la fitnah (afflizoni/prove), a condizione che escano dalle loro case coperte correttamente e non espongano indecentemente il loro ornamento o se si profumano.



Sesta Lezione: Riguardo il Zakaat e i suoi Benefici

Il Zakaat è uno degli obblighi dell'Islam. È anche uno dei suoi (cinque) pilastri, e il più importante tra loro dopo le Testimonianza di Fede e la Preghiera. Prove per il suo obbligo si trovano nel Libro di Allah, nella Sunnah del Suo Messaggero e nel Consenso Unanime dei Musulmani. Così, chi rifiuta il suo obbligo è un miscredente che ha apostatato dall’Islaam, e dovrebbe pentirsi altrimenti egli dovrebbe essere ucciso. Chi invece è avaro quando lo da (il zakaat) o riduce al minimo qualsiasi parte che egli è obbligato a dare, allora egli è un malvagio e merita la punizione di Allah. Allah dice:

وَلَا يَحْسَبَنَّ الَّذِينَ يَبْخَلُونَ بِمَا آتَاهُمُ اللَّـهُ مِن فَضْلِهِ هُوَ خَيْرً‌ا لَّهُم ۖ بَلْ هُوَ شَرٌّ‌ لَّهُمْ ۖ سَيُطَوَّقُونَ مَا بَخِلُوا بِهِ يَوْمَ الْقِيَامَةِ ۗ وَلِلَّـهِ مِيرَ‌اثُ السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْ‌ضِ ۗ وَاللَّـهُ بِمَا تَعْمَلُونَ خَبِيرٌ‌ ﴿١٨٠﴾
“Coloro che sono avari di quello che Allah ha concesso loro della Sua grazia, non credano che ciò sia un bene per loro. Al contrario, è un male: presto, nel Giorno del Giudizio, porteranno appeso al collo ciò di cui furono avari. Ad Allah l'eredità dei cieli e della terra; e Allah è ben informato di quello che fate.” (Al-Imran 3: 180)

In Sahih al-Bukhari, Abu Hurayrah (radiAllahu anhu) riporta che il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: “A chiunque Allah abbia dato soldi e non da il suo Zakaat per esso, esse assumeranno la forma di un serpente maschio di testa-lucida con due macchie nere sugli occhi, che lo circonderà nel Giorno del Giudizio e morderà le guance dicendo: ‘Io sono il tuo denaro, io sono la tua ricchezza.’”
Allah dice:

وَالَّذِينَ يَكْنِزُونَ الذَّهَبَ وَالْفِضَّةَ وَلَا يُنفِقُونَهَا فِي سَبِيلِ اللَّـهِ فَبَشِّرْ‌هُم بِعَذَابٍ أَلِيمٍ ﴿٣٤﴾ يَوْمَ يُحْمَىٰ عَلَيْهَا فِي نَارِ‌ جَهَنَّمَ فَتُكْوَىٰ بِهَا جِبَاهُهُمْ وَجُنُوبُهُمْ وَظُهُورُ‌هُمْ ۖ هَـٰذَا مَا كَنَزْتُمْ لِأَنفُسِكُمْ فَذُوقُوا مَا كُنتُمْ تَكْنِزُونَ ﴿٣٥﴾
“Annuncia a coloro che accumulano l'oro e l'argento e non spendono per la causa di Allah (cioè dare il Zakaat) un doloroso castigo nel Giorno in cui queste ricchezze saranno rese incandescenti dal fuoco dell'Inferno e ne saranno marchiate le loro fronti, i loro fianchi e le loro spalle: ‘Questo è ciò che accumulavate? Gustate dunque quello che avete accumulato!’.” (At-Tawba 9: 34-35)

In Sahih Muslim, Abu Hurayrah (radiAllaahu anhu) riporta che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: “Non c’è nessuno che possiede oro e argento e non da il suo obbligo (Zakaat) su di esso eccetto che nel Giorno del Giudizio, saranno fatte da piastre di fuoco (l’oro e l’argento), poi saranno immerse nel Fuoco dell'Inferno gli sarà marcato il corpo, la fronte e il retro. Ogni volta che le piastre si raffredderanno, saranno riscaldate e lo marchieranno di nuovo. Questo si verificherà in un Giorno che dura 50 mila anni, fino a quando Allah giudicherà i Suoi servi.”


Il Zakaat ha molti benefici religiosi, comportamentali e sociali come quelli che menzioneremo in seguito.

Tra i benefici religiosi menzioniamo:
-          È l’obbedienza verso uno dei pilastri dell’Islaam, sul quale poggia la propria prosperità in questa vita terrena e nell'Aldilà.
-          Porta un servo vicino al suo Signore e aumenta la sua fede. Questo succede con tutti gli atti di culto.
-          Il risultato del suo soddisfacimento è una grande ricompensa. Allah dice:

يَمْحَقُ اللَّـهُ الرِّ‌بَا وَيُرْ‌بِي الصَّدَقَاتِ ۗ
“Allah vanifica l'usura e fa decuplicare l'elemosina. Allah non ama nessun ingrato peccatore.” (Al-Baqara 2: 276)

Egli dice:

وَمَا آتَيْتُم مِّن رِّ‌بًا لِّيَرْ‌بُوَ فِي أَمْوَالِ النَّاسِ فَلَا يَرْ‌بُو عِندَ اللَّـهِ ۖ وَمَا آتَيْتُم مِّن زَكَاةٍ تُرِ‌يدُونَ وَجْهَ اللَّـهِ فَأُولَـٰئِكَ هُمُ الْمُضْعِفُونَ ﴿٣٩﴾

“Ciò che concedete in usura, affinché aumenti a detrimento dei beni altrui, non aumenta affatto presso Allah. Quello che invece date in Zakaat bramando il volto di Allah, ecco quel che amenterà.” (Ar-Rum 30: 39)

Il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: “Chiunque da in carità quanto le dimensioni di una dattero, che l’ha guadagnato legalmente, in quanto Allah accetta solo le cose buone lecite, Allah lo prenderà con la Sua Mano destra e lo farà crescere per il proprietario, proprio come uno di voi alza il suo puledro, al punto che la carità diventerà come una montagna.” [Riportato da Al-Bukhari e Muslim]


-          Allah spazza via i peccati (minori) per mezzo di essa, come il Profeta (sallAllahu ‘alayhi
wa sallam) ha detto: “Quando si da la carità si cancellano i peccati, proprio come l’acqua spegne il fuoco.” La parola carità (sadaqah) qui si riferisce al Zakaat così come alle forme di carità supererogatorie.

Tra i benefici sul carattere di una persona menzioniamo:
-          Lo porta a seguire la via delle persone generose che possiedono gentilezza e magnanimità.
-          Dare il Zakaat richiede che una persona sia caratterizzato con gli attributi di misericordia e compassione verso i fratelli bisognosi, e Allah mostra misericordia a quelli che mostrano misericordia agli altri.
-          Ciò che è testimoniato è che dare sostegno finanziario e fisico ai Musulmani fa sì che i cuori si aprano e l’anima è soddisfatta. Questo fa sì che la persona diventi amato e rispettato secondo l’entità di sostegno che dà ai suoi confratelli.

-          Il Zakaat che si da, purifica il proprio carattere dall’avarizia e dalla miseria, come Allah
dice:

خُذْ مِنْ أَمْوَالِهِمْ صَدَقَةً تُطَهِّرُ‌هُمْ وَتُزَكِّيهِم
“Preleva sui loro beni un’elemosina tramite la quale li purifichi e aumenti le loro opere buone.” (At-Tawba 9: 103)

Tra i benefici sociali menzioniamo:
-          Il Zakaat provvede i bisogni dei poveri, che sono la maggioranza delle persone nella maggior parte dei paesi.
-          Il Zakaat rafforza i Musulmani e solleva il loro status. Per questo motivo una delle aree in cui il Zakaat può essere dato è il Jihad (Sforzo, lotta) per la causa di Allah, come avremo modo di parlare in seguito, se Allah vuole.
-          Rimuove i rancori e i sentimenti cattivi dal cuore dei poveri e degli indigenti. Questo perché quando i poveri vedono i soldi che i ricchi hanno e che non beneficiano da essi (non prendono soldi), senza dargli né poco né molto, allora è probabile che proveranno odio e rancore per i ricchi in quanto non rispettano i loro diritti o provvedono alle loro esigenze. Mentre, quando i ricchi danno un po’ del loro denaro a loro all'inizio di ogni anno (vale a dire dopo aver mantenuto la ricchezza per un anno), queste cose finiscono (l’odio o il rancore) e arriva l’amore e l’armonia.
-          Quando si da il Zakaat, aumenta la propria ricchezza e aumenta la sua beatitudine, come è stato dichiarato nel hadith del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) in cui ha detto: “La carità non toglie dalla propria ricchezza.” Questo significa che anche se la carità (Zakaat) toglie propria ricchezza numericamente, in verità non detiene nulla dalla sua beatitudine o del suo aumento in futuro. Piuttosto, Allah sostituirà quello che ha dato e benedirà la sua ricchezza.
-          Il Zakaat è un mezzo per diffondere e distribuire la ricchezza (in tutta la comunità). Questo in quanto se si da un po’ di ricchezza, la sua gamma si allarga e molte persone beneficiano di essa, contrariamente quando la ricchezza si preserva solo tra i ricchi, in quanto i poveri non guadagneranno qualche parte di essa.

Tutti questi benefici che provengono quando si da il Zakaat mostrano chiaramente che il Zakaat è una cosa necessaria e richiesta, al fine di rettificare l’individuo e la società.
Quant’è perfetto Allah, l'Onnisciente, il Più Saggio!

Il Zakaat deve essere dato in specifiche forme di ricchezza, che includono:
Oro e argento, a condizione che raggiungano il nisaab (il requisito minimo). Per quanto riguarda l'oro, il nisaab è di 11·3/7 di pound Sauditi, mentre per l’argento è di 56 Riyal Sauditi o di qualsiasi altra cosa che è uguale a questa somma in altre forme di valuta cartacea (soldi). Uno è obbligato a pagare un quarto di un decimo 1/4· 10 del Zakaat di quanto sopra (cioè 2,5% della quantità di sopra). Non fa differenza se l’oro e l’argento sono disponibili in forma di denaro, monete o gioielli.
Inoltre, si deve pagare il Zakaat sui gioielli in oro e argento della donna se raggiunge la quantità del nisaab, indipendentemente dal fatto che lei indossa che gioielli o presta fuori. La ragione di questo è che le che indicano il pagamento del Zakaat sull’oro e sull’argento sono generali e non dettagliate. Poi ci sono ahadiith specifici che indicano l'obbligo di dare il Zakaat sui gioielli, anche se vengono indossati, come quello che è stato riportato da ‘Abdullah bin ‘Amr bin al-‘Aas (radiAllaahu anhu): “Una donna, una volta andò dal Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) con la figlia che aveva due bracciali d’oro sulla sua mano. Così il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) disse: ‘Non paghi il Zakaat per queste?’ Lei rispose: ‘No.’ Allora egli (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) disse: ‘Ti farebbe piacere se Allah ti facesse indossare due bracciali di fuoco al loro posto?’ Così, lei le tolse e disse: ‘Questi sono per Allah e il Suo Messaggero.’” [Si afferma in Buluugh-ul-Maraam: ‘Riportato dai tre[3] e la sua catena di narrazione è forte.’]
Un altro motivo è questo è più cauto e l’approccio più cauto ha la precedenza.
Inoltre, dalla ricchezza che si è tenuto a pagare per il Zakaat sono: La merce commerciale, che comprende tutto ciò che è preparato per scopi commerciali, come il possesso di immobili, automobili, bestiame, prodotti per la casa e altri tipi di ricchezza. È obbligatorio pagare un quarto di un decimo (ossia il 2,5%) su questi elementi.
Dopo aver trattenuto questi beni per un anno, si deve stimare quanto vale e pagare poi il 2,5% (cioè il Zakaat) su di esso, indipendentemente dal fatto che ora costa di più, di meno o la stessa quantità rispetto al pagamento iniziale.
Per quanto riguarda i beni che sono di uso personale o che da in prestito, come ad esempio il possesso di immobili, automobili, elettrodomestici e così via, allora non c'è l’obbligo del Zakaat su di essi sulla base della dichiarazione del Profeta (sallAllahu 'alayhi wa sallam): “Un musulmano non è obbligato a pagare il Zakaat sul suo schiavo o sul suo cavallo.”
Tuttavia, il Zakaat è obbligatorio sulle cose che vengono affittate, quando il loro termine annuale è raggiunto, nonché, sull’oro e sull’argento dovuta a quanto affermato in precedenza.



Settima Lezione: Coloro che sono Idonei a Ricevere il Zakaat

Le persone idonee a ricevere il Zakaat sono coloro ai quali il Zakaat è diretto e Allah si è incaricato di indicarci chi sono:

إِنَّمَا الصَّدَقَاتُ لِلْفُقَرَ‌اءِ وَالْمَسَاكِينِ وَالْعَامِلِينَ عَلَيْهَا وَالْمُؤَلَّفَةِ قُلُوبُهُمْ وَفِي الرِّ‌قَابِ وَالْغَارِ‌مِينَ وَفِي سَبِيلِ اللَّـهِ وَابْنِ السَّبِيلِ ۖ فَرِ‌يضَةً مِّنَ اللَّـهِ ۗ وَاللَّـهُ عَلِيمٌ حَكِيمٌ ﴿٦٠﴾
“Le elemosine (Zakaat) sono per i poveri, per i bisognosi, per quelli incaricati di raccoglierle (il Zakaat), per quelli di cui bisogna conquistarsi i cuori (nell’Islam), per il riscatto degli schiavi, per quelli indebitati, per [la lotta, Jihaad sul] sentiero di Allah e per il viandante. Decreto di Allah! Allah è saggio, sapiente.” (At-Tawba 9: 60)

1-      I poveri (Fuqaraa): Sono coloro che non sono in grado di sostenere se stessi con mezzi sufficienti, fatta eccezione per molto poco, che è meno della metà (di un anno). Quindi, se una persona non riesce a trovare ciò che gli serve per mantenere se stesso e la sua famiglia per almeno la metà di un anno, è considerato povero (faqiir). A lui si dovrebbe dare quello che sarà sufficiente per lui e per la sua famiglia per un anno.


2-      I bisognosi (Masaakiin): Essi sono coloro che sono in grado di sostenere se stessi con mezzi sufficienti per metà di un anno o di più, ma non per l'intero anno. Così, loro dovrebbero ricevere un sostegno per poter completare l'anno. Se una persona non dispone di liquidità, ma ha ancora qualche altra fonte di reddito, come ad esempio una professione, uno stipendio o profitti da un investimento che lo sosterrà finanziariamente, a lui non si deve dare il Zakaat. Questa si basa sulla dichiarazione del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam): “Non c'è quota in esso (cioè nel Zakaat) per una persona ricca o per una persona forte e abile fisicamente che può guadagnarsi da vivere.”

3-      Quelli incaricati di raccogliere il Zakaat: Sono coloro che sono stati incaricati dal governatore del paese per raccogliere il Zakaat da quelli che ne sono debitori, per distribuirlo a coloro che ne hanno diritto, custodire i fondi e tutti gli altri tipi di funzioni da svolgere nella supervisione del Zakaat. Quindi, a loro si deve dare una parte del Zakaat conformemente al lavoro hanno svolto, anche se possono essere già ricchi.

4-      Quelli di cui bisogna conquistarsi i cuori: Questo si riferisce a capi tribali o di un clan, che non hanno una forte fede. A loro si deve dare il Zakaat per poter rafforzare la loro fede, che li renderà chiamanti dell’Islam e dei buoni modelli di ruolo.
Ma, se una persona è debole nell’Islam (la fede è debole), e lui non è un leader che viene seguito e obbedito, ma piuttosto è parte della gente comune, si può dare un po’ dal Zakaat al fine di rafforzare la sua fede?
Alcuni studiosi ritengono si deve dare anche a lui in quanto beneficiare della propria religione è migliore del beneficio del proprio corpo. Osservate l’esempio di una persona povera. Si da il Zakaat per nutrire il suo corpo. Quindi, nutrire il cuore di qualcuno con la fede è più grande e di maggior beneficio. Tuttavia, alcuni studiosi ritengono che non si deve dare il Zakaat in quanto il vantaggio di rafforzare la sua fede è un beneficio personale che è specifico solo a lui.

5-      Schiavi: Ciò che rientra in questo ambito è l'acquisto di schiavi con fondi dal Zakaat al fine di liberarli, così come l’aiuto per liberare prigionieri di guerra Musulmani.

6-      Quelli indebitati: Sono quelli che hanno dei debiti. Questo si fa con la condizione che non possiedano ciò che gli permetterebbe di rimuovere i loro debiti. Quindi, queste persone dovrebbero ricevere abbastanza (Zakaat) per poterli alleviare dai loro debiti, indipendentemente se si tratta di una piccola o grande quantità, anche fossero ricchi a causa dei loro mezzi di sostentamento. Nel caso in cui c’è un uomo che ha un certo reddito che è sufficiente per il sostentamento di se stesso e della sua famiglia, ma ha qualche debito che non può pagare, si può dare una quantità sufficiente di Zakaat che gli permetterà di rimuove il suo debito. Tuttavia, non è permissibile per una persona al quale uno povero gli deve dei soldi, di cancellare il debito di quella persona, con l'intenzione di dare la sua parte di Zakaat per questo. Gli studiosi hanno differito per quanto riguarda il caso in cui quello in debito è il padre o il figlio di qualcuno. Egli può ricevere il Zakaat al fine di rimuovere il suo debito? L'opinione corretta è che è lecito. È permissibile che una persona che deve dare il Zakaat possa andare dal creditore (dalla persona che gli deve il debito) e farsi rimborsare il prestito del debitore senza che quest'ultimo se ne renda conto. Questa è con la condizione che la persona che deve dare il Zakaat sa che il debitore non è in grado di ripagare il suo debito.

7-      Per la causa di Allah (Jihaad): Questo si riferisce al Jihaad per la causa di Allah. Quindi, a coloro che combattono nel Jihaad si dovrebbe dare una parte del Zakaat che sarà sufficiente per il loro Jihaad e gli consentirà di acquistare gli strumenti necessari per il Jihaad per la causa di Allah. Rientra nella “Causa di Allah” anche la conoscenza religiosa. Così uno studente di conoscenza Islamica dovrebbe ricevere ciò che gli permetterà di cercare la conoscenza, come libri e così via. Questo, a meno che non abbia soldi che gli permetterebbero di raggiungere quest’obiettivo.

8-      Il viandante/viaggiatore: Si riferisce a un viaggiatore che ha dovuto interrompere il suo viaggio. Così deve ricevere abbastanza Zakaat che gli permetterà di tornare nel suo paese.

Queste sono le persone che hanno diritto di ricevere il Zakaat, coloro che Allah ha menzionato nel Suo Libro e ci ha informato che si tratta di un obbligo col quale Egli ci ha incaricato, che deriva dalla Sua conoscenza e saggezza. Allah è Onnisciente, il Saggio.

Non è consentito dare il Zakaat per altri casi/motivi, come ad esempio per la costruzione di masaajid (moschee) o per riparare le strade. Questo perché Allah ci ha informato chi sono coloro che hanno il diritto di ricevere il Zakaat al fine di limitarli solo a questi che sono stati citati. Quindi, questa limitazione indica che siamo tenuti a negare tutti gli altri potenziali beneficiari che non rientrano in questa limitazione.

Se dovessimo riflettere sugli individui che possiamo dare il Zakaat, ci renderemmo conto che tra loro ci sono coloro che hanno bisogno del Zakaat per usi personali, così come coloro che hanno bisogno di essa per i Musulmani in generale. Quindi da questo, possiamo vedere l'estensione della saggezza dietro l'esigenza del Zakaat. Verremmo così a sapere che la saggezza dietro il Zakaat è quella di costruire una società completa e retta, nel miglior modo possibile. L’Islam non trascura il denaro o i benefici che possono essere generati dalla ricchezza, e non lascia nemmeno che le anime avide e avare vadano liberamente e senza controllo insieme alla loro avarizia e ai vani desideri. Al contrario, è la più grande forza che guida verso il bene e il miglioramento delle nazioni. E ogni lode è per ad Allah, il Signore dell'universo.



Ottava Lezione: Riguardo Zakaat-ul-Fitr

Zakaat-ul-Fitr è un obbligo che il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha incaricato alla fine del Ramadaan (cioè il giorno di ‘Eid-ul-Fitr). ‘Abdullah bin ‘Umar (radiAllaahu anhumaa) ha trasmesso: “Il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha obbligato (Zakaat) al-Fitr del Ramadan per ogni schiavo, persona libera, maschio, femmina, bambino e adulto tra i Musulmani.” [Concordato]
Zakaat-ul-Fitr è costituito da un saa’ di cibo, in particolare dai prodotti che gli esseri umani sradicano dalla terra. Abu Sa’id Al-Khudrii (radiAllaahu anhu) ha trasmesso che: “Durante il tempo del Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam), davamo un saa’ di cibo nel Giorno del Fitr (ossia ‘Eid). E il nostro cibo (a quel tempo) era composto dall'orzo, uva passa, formaggio essiccato e datteri secchi.” [Riportato da Al-Bukhari]
Quindi non viene contato se si da il Zakaat sotto forma di denaro, coperte, vestiti, prodotti a base di carne e così via, perché questo è in contrasto con ciò che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha ordinato. E il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto:“Chiunque compie un atto che non è in conformità con il nostro Comando (vale a dire la Sunnah), allora sarà rifiutata.” cioè l'atto ritorna a lui. Il peso di un saa’ è di due chili e quaranta grammi di buon grano. Questo è il peso profetico di un saa’, che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha definito per dare per il Zakaat-ul-Fitr.[4]

È obbligatorio dare Zakaat-ul-Fitr prima della preghiera dell’Eid. È preferibile darlo nel giorno stesso dell’Eid, prima della preghiera. È consentito darlo anche prima del Giorno dell’Eid di uno o due giorni e non è valida darlo dopo la Preghiera dell’Eid. Questo è basato sul hadith di Ibn ‘Abbas (radyAllaahu anhu), che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam)“Obbligò Zakaat-ul-Fitr come una purificazione per la persona a digiuno dalle parole vane, dagli atti immorali e come mezzo di alimentazione per le persone bisognose. Quindi chi lo dà prima del la preghiera (dell’Eid), allora è un Zakaat accettato. Chi lo dà dopo la preghiera (dell’Eid), allora è considerata come una forma di carità.”[Riportato da Abu Dawuud e Ibn Maajah]

Tuttavia, se egli non sa che è arrivato l’Eid fino a dopo la preghiera (dell’Eid), oppure al momento della sua distribuzione è in un terreno o un paese in cui non è richiesto, gli è consentito di darlo dopo la preghiera (dell’Eid), quando è in grado di darlo.
E Allah conosce meglio. Che la pace e la benedizione di Allah sia sul nostro Profeta, Muhammad, sulla sua famiglia e sui suoi Compagni.

[Fine dell’Opuscolo]

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[1] Nota del traduttore inglese: Shaykh-ul-Islam Ibn Taymiyyah (rahimahullah) ha detto: “è stato stabilito in modo autentico nei testi dalla narrazione di Laqiit bin Sabrah che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto: ‘Inalate profondamente l’acqua nel naso a meno che non siate in digiuno.’ Questo indica che se l’acqua scende (nel corpo) attraverso il naso, il digiuno si rompe. Questa è la visione della maggior parte degli studiosi.” (Haqiiqat-us-Siyaam: pag. 12) Al-Albani (rahimahullah) ha dichiarato che questo hadiith è autentico in Sahiih Sunan Abii Dawuud (nr. 130).

[2] Nota del traduttore inglese: Fai riferimento al libro E-Book su Al-Ibaanah.com “The Conditions, Pillars and Requirements of the Prayer -Le condizioni, Pilasti e Recquisiti della Preghiera.” Di Imaam Muhammad bin ‘Abdul-Wahhaab (rahimahullah) pe runa lista e requisiti della preghiera.

[3] Nota del traduttore inglese: Significa Abu Dawuud, An-Nasaa’ii and At-Tirmidhii.

[4] Nota del traduttore inglese: Un saa’ consiste di quattro amdaad (pl. di mudd). Un mudd equivale a un manipolo usando entrambe le mani unite insieme di un uomo medio.