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domenica 15 giugno 2014

Una foto, mille emozioni


LAGHOUAT, Algeria 

Questa è una delle tante e meravigliose Moschee che ci sono a Laghouat, vista da dietro...da una strada secondaria.

E' una semplice foto, ma io ci vedo tantissime cose e suscita in me un turbinìo di sentimenti.

Cosa vedo?
RELIGIONE...poter pregare l'Altissimo liberamente nella Sua Casa, una delle tante che NORMALMENTE trovi appena svolti un angolo e nello stesso tempo poter ascoltare l'adhan (il richiamo alla preghiera) anche da casa tua...ti basta aprire le finestre e la dolce voce del muezzin entra nelle stanze e nel cuore.
L'adhan più bello per me è quello del Fajer, all'alba: non hai bisogno di puntare la sveglia con il rischio di non sentirla o di doverla mettere 6/7cento volte per essere sicuro di alzarti: lì l'aria è "magica", sai che non sei solo ad andare in Moschea (per gli uomini è un OBBLIGO, la donna ha più libertà e resta tranquilla a casetta sua ^_^), sai che quando esci di casa arrivi dopo pochi passi, fai la strada in compagnia del fiume di credenti che vanno a pregare e poi marito e figli non li rivedi prima di mezzogiorno! O_o'
In Moschea infatti c'è sempre chi porta la colazione: thè fumante alla menta, m'semmen, pane fatto in casa, dolcetti, baghrir e poi tante chiacchiere, un giro al centro, chi va a scuola, chi a lavoro e alhamduliLlah tu mamma riesci a tener casa pulita per più di un quarto d'ora!

CIVILTA'...i tralicci della corrente elettrica ed i lampioni che illuminano la strada asfaltata, testimoniano il brulicare della vita quotidiana che pullula appena più avanti: la strada parallela (sul davanti della Moschea) infatti è un insieme di negozi, venditori ambulanti, studi medici e parcheggi.
La gente va, viene, entra ed esce dai negozi, incontri la zia che ti porta a casa della cugina dove incontri la figlia della vicina di casa che si è appena sposata: ti porta quindi a casa sua per mangiar qualche dolcetto e lì sai di una vecchia parente che sta poco bene...si va tutte insieme a trovarle anche perchè Allah l'Eccelso ha detto che chi va a trovare un ammalato, trova l'Altissimo presso di lui.
Insomma: a Laghouat sai a che ora esci di casa ma non sai a che ora rientri! (^_^)

LA CREAZIONE DI ALLAH: è stupenda Laghouat, mash'Allah...è facile girare per il centro caotico ed industriale della città e, dopo pochissimi metri ritrovarti "fuori porta", dove a farla da padrona sono le gigantesche dune del Sahara, subhanAllah!
Così com'è facile vivere in città ma costeggiati dalla sabbia o dalle rocce del deserto (proprio come nella foto).
Ogni tanto poi si alza la KABBARA (il vento di sabbia) che offusca ed oscura tutto: in pochi attimi diventa "notte", la sabbia del Sahara si alza anche per un paio di km e sommerge città ed abitanti, i lampioni si accendono, le persone si rintanano in casa o nei primi negozi più vicini e gli automobilisti circolano molto lentamente, in attesa che si plachi il tutto...a volte bastano pochi minuti, altre volte dura anche qualche giorno.
La parte più divertente però arriva quando va via la Kabbara: la sabbia si infiltra attraverso le fessure più strette e le donne aprono porte e finestre, si arrotolano i pantaloni su fino al ginocchio e chi ha le vesti gli fa un bel nodo, via le pantofole e...giù a lavare tutta casa a secchiate d'acqua, tra bambini che sguazzano e scivolano, mariti tutti giù per strada fuori dalle scatole e qualche anziana che smadonna in chicchinese perchè la figlia non rientra a pulire casa, ahahah!

Mi consentano: 
la vita a Laghouat è tutta n'ata cosa...





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