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domenica 15 giugno 2014

Laghouat di notte



Laghouat, 3 Gennaio 2014:

Come faccio a trasmettervi a parole quello che vedo ed i sentimenti che vivo stando qui?

Ci provo, bismiLlah:
è notte ormai ed io sono sul terrazzo di casa di mia cognata.

La luna è bassissima, ce n'è solo uno spicchio ma è ben visibile tutto il resto non illuminato...è stupenda, subhanAllah.

In lontananza, tutt'intorno ed ovunque io guardi, ci sono le montagne del Sahara: il loro color rossast
ro brilla anche di notte e si staglia nel cielo, facendo salire da sopra ai tetti, fino ad una certa altezza, un color rossastro che si diffonde ovunque...quello stesso colore che di giorno assume la sabbia delle dune.

E il cielo...mash'Allah come brillano le stelle!!
Sembra quasi di poterle toccare, tanto è limpida la notte qui.

I rumori per le strade son pochi: qualche negoziante che abbassa le serrande, un ronzìo di voci di chi è riunito in qualche ristorante, gatti che miagolano in attesa di qualche bambino che porti loro degli avanzi e gruppetti di ragazzi riuniti a giocare a domino o solo per due chiacchiere di fine giornata.
Tutti gli altri sono in casa propria o riuniti in famiglia, proprio come noi adesso alhamdulillah.

I minareti si stagliano nel cielo rossastro, gli odori di Laghouat ricordano mille cucine e milioni di vite diverse...credo che chi viva qui non si renda conto del tesoro, della fortuna che ha!

A giorni lasceremo ancora una volta questo posto....mi fa tanto male al cuore ma ancora non è il momento della nostra hijra fisabiliLlah.

Cerco di non pensare che la settimana prossima non sarò più tra questa gente meravigliosa, intanto torno a casa con il naso all'insù ammirando e stampando nella mia mente le notti rossastre nel Sahara in attesa che sia di nuovo mattina, per svegliarmi al suono melodioso del muezzin che ci chiama all'appello per il Fajr. 

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