Si sono tuffati in:

martedì 26 maggio 2015

I Nomadi Afghani



CANALE 61 DEL DIGITALE TERRESTRE:

Marco Polo con i suoi viaggi ed ora "stiamo migrando" con i nomadi dell'Afghanistan.

Mash'Allah che incanto...costituiscono  1/5° della popolazione afghana, migrano a seconda delle stagioni portando con sè solo le loro tende, qualche utensile per cucinare ed i loro animali (tacchini, pecore, cani..)

I cammelli fungono da mezzi di trasporto mentre il "capo tribù" ha la vettura di lusso: un bel cavallo! ^_^

Quando guadano un fiume, le donne ed i bambini montano sopra le montagne di tendaggi sui dorsi dei cammelli, gli uomini si occupano di dirigere la carovana (sembra che ai cammelli non piaccia molto l'acqua) ed i ragazzini pensano alle pecore ed agli asinelli: fanno più casino loro saltando, ridendo e schizzandosi l'acqua che il capo tribù che sbraita con le loro mamme in un dialetto incomprensibile, sembra che stia dicendo: "MA TO' VUO' PIGLIA' A CHIST?!"
Ahahaha!!

E' bellissimo il loro "mondo": non hanno NIENTE eppure sono tutti sorridenti, hanno sempre da fare, sono sempre in movimento ed una volta montate le classiche tende del deserto (quelle che vi faccio vedere in foto ogni tanto, quando vado a Laghouat), il loro interno è perfetto con tutti quei tappeti coloratissimi (intessuti dalle loro donne) ed intorno i cuscini in tinta.

Il capo tribù spiega che la vita dei nomadi è difficile e faticosa, dice che quello che è più importante per loro è l'essere ospitali con i viaggiatori: offrire PANE, THE ED ACQUA è importante per loro, anche se non sempre possono offrire TUTTE QUESTE COSE ai loro ospiti.

...mi sono girata un attimo ed ho guardato il mio frigo (u_u)

Il loro capo racconta alle telecamere:

"Sono capo tribù da quando avevo 27 anni, il mio compito è quello di essere GENEROSO con la mia famiglia e con le famiglie che sono sotto la mia responsabilità.
Mi piace LA GENEROSITA' perchè è fondamentale nella nostra religione, l'Islam: ecco mi piace essere capo tribù perchè mi permette di essere un buon musulmano...inch'Allah."

Intanto la telecamera ci mostra il paesaggio che circonda il loro accampamento e, sullo sfondo, noto un gruppo di pastori in fila  ed uno avanti a loro: stanno pregando senza tappeti, perchè nel deserto tutto è baciato dal sole e quindi il terreno è puro.

Cambio canale, torno con i piedi per terra tra la tecnologia, giacche, cravatte e grattacieli.

No, no...spengo la tv perchè preferisco ricordare il verso dei cammelli impauriti dall'acqua, il sorriso timido delle donne che si nascondono sotto i loro veli e quei bambini che si rincorrono scalzi ridendo, i fuochi improvvisati nella steppa dove sta cuocendo il pane più buono del mondo e la voce del capo tribù che loda l'Islam e ciò che insegna: LA GENEROSITA'!