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sabato 16 agosto 2014

Studiare, informarsi e non seguire alla cieca


BISMILLAHI AR RAHMANI AR RAHIM

Avere "prestigio" nell'Islam è cosa assai grave per l'anima.
Permettere o impedire qualcosa, deve essere frutto di attenti e profondi studi, nonché bisogna essere pronti a portare il peso di ciò che si permette o impedisce, specie se non si hanno prove o peggio se si dà forma ad un'innovazione MAI PRATICATA dal Profeta (pace e benedizioni su di lui) nè dai suoi Compagni (Allah se ne compiaccia): l'Islam è completo e perfetto e tutto quello che NON HANNO FATTO il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ed i Sahaba (Allah si compiaccia di tutti loro), ovvio che NON VA FATTO...specialmente se si tratta di qualcosa che ha origini dal male o ha a che fare con esso.

L'ignoranza fa parte del nostro essere ed è normale...
Non è normale invece il non documentarsi e fidarsi ciecamente di un Tizio o un Caio che contraddicono la Shaari'ah (anche se in buona fede).

Essere Musulmani significa essere sottomessi al Creatore...non vuol dire seguire le creature.

Da Abu 'Amr Jarir B. Abdallah, Allah sia soddisfatto di lui.
L'Inviato di Allah disse:
"A chi dà forma nell'Islam ad una consuetudine buona 
gliene verrà la ricompensa, come la ricompensa di chi l'avrà attuata dopo di lui, 
senza che ciò diminuisca in nulla la ricompensa di chi l'avrà messa in opera.

Chi invece dà forma nell'Islam ad una cattiva consuetudine, 
saranno a suo carico il peso conseguente ed il peso di chi l'avrà 
attuata dopo di lui, senza che ciò diminuisca in nulla il peso 
di chi l'avrà messa in opera."
{Lo ha trasmesso MUSLIM}

giovedì 14 agosto 2014

La "festa di compleanno" non è legiferata ed ecco il perchè


Allah, sia gloria a Lui l'Altissimo ha detto 
nel Sublime Corano:

"In verità! 

Allah non perdona (il peccato di) 

associare partner nel culto insieme a Lui, 

ma Egli perdona a chi vuole i peccati 

diversi da quello, 

e chiunque associ partner nel culto ad Allah,

 invero si perde lontano." 

[An-Nisa', 116]



Il Profeta Mohammed,

pace e benedizioni su di lui,

disse:

"Colui che imiti [le genti] di un popolo,

allora è uno di essi."

[Sahih Bukhari e Muslim]




LE ORIGINI DEL "COMPLEANNO"
(...e perchè i Musulmani non lo festeggiano)

Le fonti disponibili documentano i primi festeggiamenti per la ricorrenza della nascita al 3000 avanti Cristo. 
Queste celebrazioni si svolgevano in Egitto e ricordavano l’anniversario della nascita del "dio" Faraone. 
Non esistevano feste per gli appartenenti alle classi meno abbienti, né per donne di qualsiasi rango, 
che non fosse quello di regina. 
I Greci successivamente, partendo dall’idea egiziana di festeggiare il compleanno del “dio”, 
aggiunsero la consuetudine di preparare una specifica TORTA avvalendosi dei loro rinomati pasticceri persiani. 
I devoti della "dea" Artemide (divinità della luna e della caccia) celebravano il compleanno della dea il sesto giorno di ogni mese, PREPARANDO UNA GRANDE TORTA DI FARINA E MIELE. 
Esistono prove che ci spingono a credere che la torta di Artemide fosse già ricoperta di candeline accese, 
perché queste rappresentavano la luce del suo pianeta: la luna. 
La tradizione proseguì con i Romani, che addirittura emanarono leggi per proclamare festa nazionale il giorno di nascita dei più importanti uomini di Stato. 

In Europa invece, le origini del compleanno risalgono alle culture pagane che temevano gli spiriti soprattutto nel giorno del proprio compleanno. 
Era credenza popolare pensare che gli spiriti diventassero più pericolosi nel giorno in cui la persona diveniva 
più vecchia, pertanto i compleanni si trasformarono in occasioni di gioia da celebrare con famiglia ed amici per proteggere il festeggiato dagli spiriti. 
I doni, che potevano essere regali oppure auguri e pensieri positivi, facevano anch’essi parte della ritualità e ricevere regali era considerato di buon auspicio.

Questi festeggiamenti del compleanno del "dio" faraone nell'antico Egitto, nella famiglia degli Erodi o 
ai festeggiamenti del compleanno di alcuni imperatori nell'Impero Romano, imitavano la celebrazione del prototipo di compleanno per eccellenza, ovvero la rinascita del "dio sole" il 21 dicembre in occasione del solstizio d'inverno. 
Vedasi a tal riguardo il culto celtico di Belenos, la festa di Beltaine del 1° maggio e la celebrazione del 
Natalis Solis Invictus, riferito al culto del "dio Mitra", diffuso nella cultura egiziana, siriana e romana. 
In questa tipologia di compleanno i festeggiamenti consistevano in un giorno di festa nazionale,durante il quale il popolo era invitato a divertirsi e celebrare la nascita del festeggiato. 

Le origini della festa di compleanno, nella credenza popolare dell'alta Europa, si basavano invece su un legame tra la nascita di un bambino e le "forze mistiche" che operavano quel giorno, ad esempio spiriti, demoni o divinità. 
Anche in questo caso l'accensione delle candeline vorrebbe operare una sorta di magia, ricordando in qualche modo l'accensione del fuoco in onore della divinità, simbolo di buon auspicio sin dall'alba dei tempi. 
Le candeline poi passarono da "simbolo di buon auspicio" a "strumento capace di esaudire desideri" in breve tempo.



La festa di compleanno coincide e deriva quindi dai festeggiamenti 
riservati agli anniversari della nascita di 
divinità, faraoni e imperatori ed il protagonista invitava il popolo 
ad astenersi dal lavoro, fare baldoria, ballare, bere e mangiare 
(spesso a spese del festeggiato). 



LE CANDELINE SULLA TORTA

I greci ponevano, sugli altari della "dea" Artemide,  delle torte con delle candeline accese in onore del 
compleanno della dea, il sesto giorno di ogni mese. 
Tra le popolazioni europee (che credevano al legame di uno spirito maligno con una nascita) il fuoco e il fumo prodotto dalla candeline avevano varie funzioni:

emulare il fuoco che veniva acceso in antichità, 

tenere lontani gli spiriti malvagi (intesi anche come fate o streghe) e

collegare il festeggiato con il mondo degli spiriti (soprattutto con lo "spirito guida" del festeggiato).



IL REGALO

Tale tradizione sembra abbastanza antica e ampiamente diffusa, in quanto le origini pagane della festa di 
compleanno avevano principalmente lo scopo di portare buon auspicio al festeggiato, circondandolo di persone amiche, mangiando in sua compagnia e portandogli dei regali: questo "rituale" aveva lo scopo di portargli fortuna e difenderlo dagli spiriti malvagi.


VEDIAMO, QUINDI, COME IL COMPLEANNO 
SAREBBE ISPIRATO ALLE CELEBRAZIONI DEGLI ANTICHI CULTI PAGANI, 
ED AVREBBE IL DUPLICE SCOPO DI 
"ALLONTANARE I DEMONI MALVAGI" 
E DI 
"RECARE FORTUNA E SALUTE AL FESTEGGIATO".