Si sono tuffati in:

sabato 9 agosto 2014

Il bambino è un "deposito" nelle mani dei genitori



L'Imam Al-Ghazali, nella sua opera 
"'Ihya' 'ulum ad-Din" 
[La Vivificazione delle scienze religiose], 
scrisse:

"Sappi che l'apprendimento dei bambini è una missione molto difficile e importante. 
Il bambino è un deposito nelle mani dei genitori. 
Il suo cuore ancora puro è una perla preziosa e candida, vuota da ogni immagine, atta a ricevere e ad essere influenzata da tutto ciò che viene in contatto con lei. 
Se il bambino viene allevato abituandolo alla Via del Bene e della Conoscenza, crescerà così e sarà felice quaggiù e nell'Aldilà. 
La ricompensa dei suoi atti la spartirà con i suoi genitori e con tutti coloro che l'hanno educato. 
Al contrario, se sarà educato e allevato nella via del male e sarà lasciato a se stesso come una bestia, crescerà così e sarà miserabile e perdente. Il fardello dei suoi crimini, lo dividerà con i suoi tutori e con coloro che l'hanno educato… 
La protezione (dei bambini) consiste evidentemente nell'insegnare loro le buone azioni e nell'allontanarli dalle cattive frequentazioni".

martedì 5 agosto 2014

Mai fingere...con le donne!



Un vecchio proverbio dice più o meno così:

"LE DONNE PIANGONO IL 
GIORNO DEL MATRIMONIO.
...GLI UOMINI DOPO."

E' risaputo che l'uomo è rude...è grezzo, non ha maniere nè tatto...'nu cavernicolo, praticamente, ahahah!

Ed è altresì diffusa la consapevolezza che la donna sia fragile, suscettibile, permalosa...insomma, falle mezzo torto e va al pattume tutto il bene che le hai fatto per un'intera vita! 

C'era un uomo che non si faceva scrupoli nel far notare alla moglie ora quello sbaglio, ora quella mancanza...per farla migiorare, diceva lui.

Un venerdì andò in Moschea ed ascoltò il sermone dell'Imam del paese che consigliava ai fratelli la tenerezza nel parlar con le loro mogli, nel soprassedere su qualche loro difettuccio, sul lodare le loro fatiche, sul complimentarsi della pulizia della loro casa anche se quel giorno i pavimenti non erano lucidissimi, di elogiare le loro virtù di cuoche anche se il cibo sapeva di poco, e cose simili.

L'omino pensò a quel sermone per tutto il tragitto che fece per tornare a casa e, in effetti, si autocolpevolizzò di essere troppo "diretto" con sua moglie, di non essere generoso nel farle i complimenti e decise di cambiare atteggiamento da quel giorno stesso in poi!

Andò a casa ed era pronto il pranzo.
L'omino si sedette e cominciò a mangiare.
Ad un certo punto prese la mano della moglie e la baciò dicendo:
"Mash'Allah che uomo fortunato sono! 
Ho una moglie che cucina pietanze squisite...
questo pranzo è degno di un Re moglie cara, è delizioso e davvero non potevi cucinarlo meglio: 
non ho mai mangiato un piatto così buono, 
ti ringrazio di essere mia moglie 
e ti ringrazio per il tempo che mi dedichi preparando pietanze così saporite..."

La moglie ritrasse di scatto la mano e si alzò furiosa.
Lo guardò dritto negli occhi e disse:

"Ma non ho capito: 
ti sei sempre lamentato che la 
mia cucina fa schifo e proprio oggi, che invece il pranzo lo ha preparato la figlia dei vicini, 
fai tutte 'ste moine??!"